Sentiamo sempre più volte questa affermazione: "Ho la pelle sensibile".
Questa condizione sembra comune ad una percentuale significativa di persone, particolarmente rilevante nelle donne e in determinate fasi della vita, come l'infanzia e l’età adulta o la menopausa.
La pelle sensibile si presenta con una serie di manifestazioni diverse:
- Può essere una condizione episodica e/o costante: la pelle sensibile può manifestarsi in momenti specifici o costituire una condizione costante.
- Può essere variabile nelle sue manifestazioni: le sensazioni di pizzicore, bruciore e prurito possono variare notevolmente in intensità e frequenza.
- Stimoli scatenanti vari e numerosi: gli stimoli che provocano la sensibilità cutanea possono derivare da fonti fisiche, chimiche, psichiche o ormonali.
- Cute apparentemente sana o patologica: nonostante i sintomi, la pelle sensibile può sembrare sana, creando un'apparente contraddizione.
- Cute grassa, normale o secca: la pelle sensibile non è limitata a un tipo specifico; può colpire sia pelli secche che grasse.
Ma cos'è la pelle sensibile?
La pelle sensibile si manifesta quando proviamo sensazioni spiacevoli come pizzicore, formicolio, bruciore, calore, prurito o dolore, spesso accompagnate da arrossamento o secchezza.
Queste reazioni possono essere innescate da stimoli fisici, chimici, psicologici o ormonali.
La sua complessità ha portato a definizioni alternative come "pelle reattiva" o "intollerante".
Ma come classificarla in base alle sue manifestazioni?
- Pelle sensibile con patologie cutanee manifeste: dermatite atopica, dermatite seborroica, rosacea, ecc.
- Pelle sensibile con patologie cutanee precedenti o latenti: ustioni solari, dermatite allergia da contatto, ecc.
- Pelle sensibile tendenzialmente secca o normale/grassa: basata sulla misurazione della perdita d'acqua attraverso l'epidermide.
La pelle sensibile, con la sua complessità e imprevedibilità, rappresenta una sfida per chi la vive. La consapevolezza della sua diffusione e la comprensione dei meccanismi che la governano sono passi cruciali verso un approccio più mirato e personalizzato per gestire questa condizione.
La consulenza di uno specialista della pelle può essere fondamentale per individuare i fattori scatenanti e sviluppare strategie per ridurre la reattività cutanea. La diagnosi della pelle sensibile coinvolge diversi test, tra cui il dermografismo, il test dell'acido lattico, la misurazione della TEWL e il test alla capsaicina. Questi test mirano a valutare la reattività cutanea, il grado di sensibilità chimica e la perdita d'acqua attraverso la pelle.
Nella diagnosi della pelle sensibile, è essenziale esaminare attentamente la storia clinica, concentrandosi soprattutto sui momenti di insorgenza delle sensazioni o manifestazioni cutanee. Questa valutazione approfondita mira a identificare possibili stimoli scatenanti e le cause sottostanti, consentendo così di adottare gradualmente strategie mirate per ridurre la reattività della pelle nel tempo.
Prendersi cura della pelle sensibile è un atto di amore e gentilezza verso se stessi. Con una routine di cura adeguata e l'attenzione ai dettagli, è possibile mantenere la pelle sensibile radiosa, sana e felice.